TREND HR 2021
Nuovo anno, tempo di previsioni.
Quali sono i trend HR 2021? Quali sono le principali sfide che le direzioni aziendali e gli HR devono affrontare quest’anno?
Ne abbiamo fatto oggetto di un recente laboratorio con il team dei professionisti di Niederdorf Italia.
SMART WORKING E ORGANIZZAZIONE
Sappiamo che lo Smart Working forzato in questo periodo, ha avuto luci ed ombre ma possiamo anche immaginare che diventerà una prassi consolidata, con sicuri vantaggi per il work-life balance (se non ci facciamo prendere la mano!!).
Qualche quesito, per comprendere meglio i nuovi Trend HR del 2021?
- Cultura Aziendale: Come creare davvero una cultura ed uno stile di leadership di supporto (e quanto tempo servirà per consolidarlo)?
- Normativa e Leggi: Come cambierà la normativa (o la prassi, perché la normativa forse si adeguerà, anche se con tempi molto lunghi) in termini di permessi, straordinari, orari, etc.?
- Always Online: Come gestire (e chi) il diritto alla disconnessione?
- Comunicazione Interna: Come dovrà cambiare l’approccio alla comunicazione per favorire gli scambi fra colleghi (mail, chat, spazi, strumenti, documenti organizzati per il lavoro condiviso)? Il lavoro per obiettivi è, in qualche modo, un lavoro per progetti. Come diffondere questa cultura e queste skills nelle organizzazioni?
- Logistica e uffici: Come riconvertire e ripensare gli spazi in azienda (open per riunioni creative, piccole stanze – su prenotazione – per gestire call e portare a termine lavori di concentrazione, accesso facilitato per chi ha problemi di spazio a casa, etc.)?
- Competenze Digitali: Come supportare i dipendenti in termini di tecnologia e infrastrutture (rete) garantendo la sicurezza dei dati dell’azienda e come svilupparne le digital skills?
- Vicini da remoto: Come favorire la sfera umana e sociale in Smart Working, che va al di là della sola macchinetta del caffè, ma che è fatta di sguardi di incoraggiamento, di dati “al volo” o chiesti al collega, di senso di appartenenza a una comunità, bisogno di essere riconosciuti per come si fanno le cose e non solo per cosa si fa?
FORMAZIONE
È indubbio che la formazione a distanza porta con sé numerosi vantaggi organizzativi. Per essere efficace peraltro non può essere “intercambiabile” con quella in presenza. Le due modalità comportano format, intensità, strumenti, progettazione e scopi differenti, quindi:
- A quali differenti bisogni si prestano, al meglio, i differenti format formativi che abbiamo sperimentato nel 2020?
- È possibile immaginarne di nuovi (blended)?
- Come valorizzare e differenziare i due tipi di formazione (distanza e presenza)?
- È possibile, ad esempio, pensare alla presenza quando è più gradevole muoversi e stare insieme (es. primavere/estate) e all’online come preparazione o mantenimento per il resto dell’anno?
- Come attingere ai vantaggi del digitale senza perdere la componente analogica? Saper fare formazione online non significa infarcire le ore di quiz e giochini ma riuscire a creare dei “salotti” in cui le persone si possano aprire.
- Sia per gestire le registrazioni, sia in termini di efficacia e reale utilità.
PEOPLE MANAGEMENT
- Gestione dei team dispersi o aumentati: l’abbandono del concetto di team virtuale a favore di team misti, dove le caratteristiche sono:
- Sincronicità vs. a-sincronicità del lavoro
- Uso di strumenti di comunicazione versus vis-à-vis
- Ricchezza sensoriale delle comunicazioni versus solo test.
- Passaggio dal command and control al lavoro per obiettivi
- Sviluppare nuove capacità nel management nella guida dei collaboratori remoti
- Saper tenere ingaggiate le persone nei meeting virtuali (che va dall’uso sapiente della voce, al saper creare e fare visual efficaci, all’uso di tool collaborativi) e più in generale in un contesto dove le persone non sono mai presenti in modo sincrono
- Approccio strutturato al mercato e alla vendita: dalla creazione della value proposition al marketing diretto e al contact management. Qui si tratta proprio di formare le persone al sapersi porre sul mutato mercato.
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