Pronti per un’Esperienza Formativa?
a cura di Giovanna Combatti
Quando si parte per un’esperienza formativa assieme, prima di tutto viene la squadra, di coloro che si apprestano a spostarsi in una nuova dimensione “unica” e la squadra degli “allenatori”.
Prima di partire, nella fase chiamata “briefing”, il team dei “conduttori” si presenta. Nella scorsa esperienza il progettista e “regista” dell’evento si è presentato, poi il trainer specialista del tema di formazione che in quell’evento era: “Reagire alle emergenze”. Quel trainer conduttore principale è stato affiancato da un tecnico specialista dell’esperienza, che in quel caso riguardava la ricerca dispersi in valanga. E infine il team di docenza era completato dallo specialista delle fasi comunicative online e dei supporti didattici ai partecipanti.
Il team di trainer si erano preparati e avevano raccolto in modo strutturato, gli elementi principali di collegamento fra le dinamiche specifiche in azienda (le emergenze nell’organizzazione) e la metafora scelta.
Come li avevamo coinvolti l’anno precedente.
Era necessario creare continuità e collegare gli interventi, aiutando i partecipanti a visualizzare quello che avevano sperimentato, quello che era accaduto dopo e aiutarli a proiettarsi nella nuova esperienza.
L’esperienza formativa per incrementare lo spirito di gruppo
L’anno precedente il tema al centro era quello del “gruppo” affrontato attraverso il metodo della Sperimentazione filmica, ovvero la costruzione di parallelismi con due spezzoni di film che analizzavano due specifici aspetti del lavorare in gruppo: come si costruiscono “naturalmente” i ruoli all’interno del gruppo e le fasi di creazione di uno spirito di gruppo.
Le conclusioni più pregnanti che il gruppo di dieci manager tecnici aveva tratto dopo la prima esperienza “con i film”:
- “Solo nella situazione critica si può tirare fuori il meglio”;
- “Uscire” dall’azienda aiuta a vedere le cose diversamente;
- Consente tempo per riflettere e capire come meglio porsi di fronte ai problemi;
- L’importanza di definire un obiettivo chiaro e poi condividerlo;
- Anche se il gruppo non è composto da fuoriclasse, si possono raggiungere risultati ambiziosi.
Allora quella esperienza ci aveva fatto guadagnare l’etichetta di “quelli del cinema”, mentre quest’anno ci siamo guadagnati l’appellativo di “quelli della valanga”.
Quando l’azienda si trova in situazioni di emergenza
Quest’anno siamo partiti dal presupposto che l’azienda è lì per compiere un’impresa, una grande impresa con la I maiuscola, con un percorso spesso accidentato, che presenta molte situazioni di emergenza.
“Accadono emergenze nella vostra azienda? ce ne raccontate qualcuna?”
Eh sì, squadra: ma da dove si parte? cosa serve?
Una delle cose apprese da quest’ultima esperienza Outdoor è essere situazionali. Tanto per incominciare nello scegliersi il leader “naturale” per quella particolare emergenza. E poi servono strumenti e risorse per quella situazione: quali prendere? quali tralasciare? da che azione partire? quali priorità scegliere per una azione coordinata ed efficace?
Trattandosi di un’esperienza formativa sul campo, in Outdoor, lasciatemi per un momento parlare della formazione e del valore che rappresenta per le persone e le organizzazioni.
Qualcuno dei partecipanti ha detto che si sono sentiti importanti e che ha sentito che l’azienda voleva investire su di loro.
Un altro ha parlato dell’incremento della fiducia interna: “Vivere momenti particolari come questo assieme ai colleghi, genera uno spirito che mi ricorderò a lungo.”
Un’altra manager ha aggiunto che ha colto metodi per accelerare il raggiungimento dei risultati una volta tornati in azienda.
I percorsi esperienziali fanno emergere capacità, potenzialità spesso inimmaginabili e sconosciute fra i “colleghi” anche di più lungo corso.
L’esperienza formativa: tra azione e cambiamento
Formazione vuole dire cambiamento, movimento, azione: per spingere al cambiamento non se ne può parlare, bisogna farlo, provarlo, compierlo sul campo, quel luogo dove spesso le persone assumono importanti impegni personali.
Quali risultati ha ottenuto quell’esperienza fuori, in Outdoor?
La cosa straordinaria, ha osservato il team dei trainer, è stata la quantità di “simili” situazioni di emergenza riconosciute nella vita in azienda dai partecipanti
E così ad esempio una grave emergenza in materia di sicurezza occorsa in produzione, dove un fusto contenente gas ha preso fuoco: come aveva reagito il gruppo? con che efficacia e rapidità? con che metodo? Sono state menzionate anche le riunioni settimanali dell’area industriale, emergenze inerenti il sistema gestionale informatico, situazioni particolari nella gestione di terzisti che coinvolge un gruppo di collaboratori, gli scambi fra il team tecnico e quello commerciale o il progetto di sviluppo della brochure aziendale che aveva posto a dura prova i diversi team in azienda.
Insomma, bisogna uscire là fuori per poi rientrare con occhi diversi, con una carica nuova, con metodi e soluzioni da adottare ma soprattutto con uno spirito di gruppo davvero nuovo.
Pronti per un’altra appassionante esperienza Outdoor?
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