Il “potere” del selezionatore
Intervista alla dott.ssa Donatella Pazzini
Nell’ambito della selezione del personale, la figura del selezionatore professionista riveste un ruolo di grande importanza. Rispetto a una selezione interna condotta all’interno dell’azienda, il selezionatore ha una visione molto più ampia del mercato del lavoro.
L’azienda invece può focalizzarsi solo sul proprio settore specifico, il recruiter è costantemente aggiornato sulle tendenze, le variazioni e le dinamiche del mercato del lavoro nel suo complesso, nonché sulle opportunità e le sfide che si presentano.
I vantaggi del selezionatore.
Una delle differenze fondamentali risiede nella capacità del selezionatore di valutare come determinati ruoli siano interpretati in contesti aziendali diversi. Questo gli consente di trovare soluzioni alternative e di identificare competenze trasferibili da altri settori. Chi opera all’interno di un unico contesto aziendale potrebbe non essere consapevole delle dinamiche e delle varie opportunità presenti sul mercato.
Un altro aspetto significativo è il ruolo del selezionatore come professionista terzo rispetto all’azienda stessa.
All’interno di un’azienda, diversi attori hanno interessi personali e visioni parziali, come l’Hiring Manager, il Business Unit Manager, l’HR Manager e il decisore finale.
Il selezionatore può agire come facilitatore, ampliando la visione e proponendo soluzioni diverse che tengano conto di tutti gli interessi coinvolti.
In questo senso, il selezionatore svolge una vera e propria consulenza per l’azienda, cogliendo segnali e fornendo un punto di vista esterno che può rivelare opportunità non immaginate internamente.
Il rapporto tra il selezionatore e il candidato:
Riveste un’importanza cruciale! Il selezionatore può aiutare il candidato ad evidenziare interessi, approcci, attitudini e capacità che potrebbero fare la differenza per il ruolo in cui si sta candidando.
Inoltre, il professionista raccoglie feedback specifici dai candidati, come dubbi e punti di forza emersi dopo l’incontro con l’azienda. Questi feedback consentono di adattare e migliorare le fasi successive del processo di selezione.
Case History: Tax Specialist
Un esempio concreto è rappresentato da una ricerca di un tax specialist, una figura altamente specializzata e ricercata da diverse aziende in quel periodo.
Poiché il mercato offriva poche risorse di questo tipo, nella particolare area geografica, è stato molto utile osservare come altre aziende avevano affrontato e risolto quella esigenza di inserimento.
Nonostante l’azienda non potesse competere in termini retributivi con altre realtà, il selezionatore ha trovato alternative e provenienze diverse che hanno portato al successo della selezione e all’inserimento di una figura altamente qualificata.
Le posizioni aziendali: come nominarle?
Un altro aspetto da considerare riguarda i nomi e i titoli delle posizioni aziendali. Spesso possono trarre in inganno, poiché possono essere differenti in contesti diversi o all’interno di diverse funzioni o aree di business. Il selezionatore può fornire suggerimenti sull’organigramma aziendale, suggerendo soluzioni organizzative che rispondano alle esigenze dell’azienda in modo efficace.
Il “potere” del selezionatore
Lo specialista di selezione non si limita a condurre semplici colloqui ma si impegna a comprendere e ricostruire il percorso che ha portato all’esigenza di inserimento da parte dell’azienda.
Ad esempio, nella ricerca di un direttore amministrativo, la preparazione del candidato per l’incontro con l’azienda è stata fondamentale.
Il selezionatore ha fornito supporto nella presentazione del candidato, mettendo in luce gli aspetti positivi dell’azienda e del progetto di inserimento. Questo ha trasmesso valore e messo in risalto gli elementi più importanti. Questo approccio ha fatto davvero la differenza.
Inoltre, il selezionatore accompagna il candidato nel percorso di cambiamento di carriera, fornendo informazioni raffinate e supporto adeguato alle diverse esigenze dei manager, degli specialisti di funzione e dei direttori.
Può aiutare ad equilibrare l’ansia del candidato durante l’incontro con l’azienda, offrendo una chiara visione del processo di selezione e supportando la persona nella valutazione dell’idoneità del contesto aziendale.
Il selezionatore: un ponte tra l’azienda e il candidato
Spesso, le aziende si danno tempi lunghi per prendere una decisione dopo i colloqui, lasciando il candidato nell’incertezza. È fondamentale mantenere un collegamento costante, anche durante questi periodi di attesa, fornendo informazioni interlocutorie e mantenendo vivo l’interesse del candidato.
Questa relazione e attenzione possono aprire la porta a opportunità di ripresa della selezione anche con candidati che fossero stati inizialmente scartati ma che l’azienda poi ridefinisca di voler incontrare.
Cosa apprezzano i candidati in un selezionatore?
I manager, gli specialisti di funzione, i responsabili e i direttori apprezzano la possibilità di confrontarsi con un interlocutore che fornisce un feedback sul loro colloquio, indicando ciò che ha funzionato e cosa può essere migliorato. Il selezionatore agisce come un consulente di carriera personale.
Qual è la chiave per ottenere il sì del candidato qualificato?
E’ necessario progettare strategicamente gli incontri in azienda e gestire i successivi step con cura. È possibile pianificare incontri con persone all’interno dell’azienda che siano in grado di fornire informazioni rilevanti sul processo o sulla storia aziendale.
In alternativa, si può organizzare una visita guidata dello stabilimento con il direttore di un’area specifica o mostrare al candidato progetti futuri che generino aspettative positive.
È essenziale evolvere nel processo di selezione e mettere in atto strategie di coinvolgimento che portino ad accrescere la reciproca convinzione.
La parola chiave è differenziarsi rispetto ad altri datori di lavoro in competizione durante il processo di selezione. Un caso significativo è stato quello di un candidato finalista che desiderava visitare un cantiere dell’azienda prima di confermare l’offerta ricevuta.
Purtroppo, l’azienda non ha dato importanza a questa richiesta e ha fatto incontrare il candidato con un collaboratore con una mentalità negativa, sottovalutando l’impatto che ciò avrebbe avuto sulla sua decisione finale. Al termine di quell’incontro il candidato ha declinato l’offerta.
Se si sottovalutano le sfumature e non si tiene conto dei dettagli nel processo decisionale, si corre il rischio di non ottenere i risultati desiderati.
L’overview del selezionatore
In conclusione, il selezionatore specialista in risorse umane riveste un ruolo di grande importanza nel processo di selezione. La sua visione estesa del mercato del lavoro, la consulenza fornita all’azienda, la capacità di supportare e guidare il candidato durante tutto il percorso, nonché la capacità di differenziare l’azienda rispetto agli altri datori di lavoro, sono fattori determinanti per ottenere i migliori risultati nella ricerca di talenti.
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