Il Futuro delle Aziende è Sostenibile

– Intervista –

Il futuro delle Aziende sarà segnato sempre più dalle sfide legate alla Sostenibilità. Per approfondire questo tema, abbiamo intervistato la dott.ssa Elena Saggiotto, esperta consulente per le Risorse Umane, che ci ha fornito una panoramica dettagliata sulle criticità, le principali normative in vigore e le possibili strategie attuabili per il successo aziendale.

Cosa significa sostenibilità per le organizzazioni oggi?

La sostenibilità è ormai un elemento centrale nelle strategie aziendali. Per le organizzazioni, significa creare valore nel lungo termine bilanciando esigenze economiche, sociali e ambientali. Questo concetto non è solo un dovere etico, ma anche un’opportunità di innovazione e competitività.

I consumatori, gli investitori e i dipendenti richiedono sempre più trasparenza e impegno verso pratiche sostenibili. Di conseguenza, la sostenibilità si sta trasformando in un vantaggio competitivo, influenzando il modo in cui le aziende operano, producono e si relazionano con gli stakeholder.

Quali sono le principali sfaccettature della sostenibilità che riguardano le aziende?

  1. Ambientale: Riduzione delle emissioni di CO2, gestione efficiente delle risorse naturali, minimizzazione dei rifiuti e promozione dell’economia circolare. Le aziende devono adottare pratiche operative che abbiano un basso impatto ambientale.
  2. Sociale: Garantire pari opportunità, inclusione, eque condizioni di lavoro, e contribuire al benessere delle comunità locali. Le aziende sono chiamate a tutelare i diritti dei dipendenti e sostenere iniziative sociali.
  3. Economica: Sviluppare modelli di business che siano sostenibili nel tempo, capaci di generare profitto rispettando le risorse ambientali e i diritti sociali. La sostenibilità economica è il ponte che collega gli altri due aspetti, rendendo i processi sostenibili anche dal punto di vista finanziario.

La nuova normativa europea sulla sostenibilità introduce obblighi specifici per le aziende.

La CSRD è una direttiva europea che mira a rendere più rigorosa, standardizzata e trasparente la rendicontazione sulla sostenibilità da parte delle aziende. Entrata in vigore nel 2022, e a partire dal 25 settembre 2024 recepita in Italia, essa richiede alle organizzazioni di fornire informazioni dettagliate sul loro impatto ambientale, sociale e di governance (ESG). L’obiettivo è migliorare la qualità delle informazioni disponibili per gli investitori e gli stakeholder, aumentando così la responsabilità e la trasparenza aziendale.

In che modo la CSRD sta influenzando le strategie di sostenibilità e rendicontazione delle aziende?

La CSRD sta spingendo le aziende a integrare la sostenibilità in modo più profondo nelle loro strategie e nei processi decisionali, rendendola una componente fondamentale del business.

Questo significa creare team dedicati alla gestione dei dati ESG e rivedere le catene di approvvigionamento per garantire una maggiore trasparenza e responsabilità. Inoltre, molte organizzazioni stanno investendo in tecnologie avanzate e strumenti di monitoraggio per raccogliere dati affidabili e rispettare gli standard richiesti.

Questo processo rappresenta non solo un adeguamento alle normative, ma anche un vero e proprio cambiamento culturale che coinvolge ogni livello aziendale, promuovendo una maggiore consapevolezza e impegno verso la sostenibilità.

Quali sono le principali difficoltà che le aziende stanno incontrando nel raccogliere e rendicontare i dati richiesti?

Le difficoltà principali includono:

  1. Raccolta dati: Monitorare parametri come le emissioni di gas serra richiede specifici strumenti informatici e competenze peculiari, di cui alcune aziende ancora non sono provviste.
  2. Standardizzazione: La mancanza di familiarità con i nuovi standard ESRS (European Sustainability Reporting Standards) può complicare la rendicontazione.
  3. Costi: Investire in software, formazione e risorse umane dedicate può rappresentare una sfida economica, specialmente per le PMI.
  4. Gestione della supply chain: Ottenere dati dai fornitori è complesso, soprattutto quando operano in paesi con regolamentazioni diverse.

 

Vi invitiamo a seguirci martedì prossimo per la seconda parte di questo approfondimento, in cui esploreremo ulteriori aspetti della sfida legata alla sostenibilità in ambito organizzativo.