HR 4.0: la tecnologia è la chiave
In oltre sei aziende su dieci sono i direttori HR a fornire informazioni decisive al top management. Laddove i dati e le informazioni sono strutturati e analizzati in modo rapido, l’HR director può presentare un quadro della situazione dell’azienda e delle previsioni evolutive aggiornato in tempo reale.
Il caso Deloitte e l’HR 4.0
Il Monitor Deloitte “The future of Human Resources” fornisce una visione originale dell’HR 4.0: un alto livello di automazione che si accompagna a forte coinvolgimento, anche emotivo ed esperienziale, che mostri ai propri talenti come l’azienda non sia “un posto di lavoro” come un altro, ma un vero e proprio partner di carriera.
Condizione per la quale sembra esserci scarsa consapevolezza in Italia, visto che sempre secondo l’Osservatorio Zucchetti HR solo circa una impresa su due effettua attività basilari quali analisi del clima e la formazione continuativa. Più, probabilmente, un problema di visione e culturale più che operativo, visto che la soluzione per l’implementazione integrata nei sistemi informativi non manca.
La visione di Gartner.
Anche a livello globale, secondo Gartner www.gartner.com , la situazione non è del tutto rosea. Un HR manager su quattro afferma che il suo approccio allo sviluppo della leadership non prepara al futuro del lavoro e ben il 44% dice che nella propria azienda non vi sono percorsi di carriera in linea con le aspettative dei propri talenti.
Stanchezza, forse anche dovuta dalla grande accelerazione imposta dalla pandemia, che ha lasciato strascichi pesanti. Ad esempio, oltre quattro su dieci tra gli intervistati da Gartner hanno affermato di percepire i propri dipendenti come affaticati dai continui cambiamenti.
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