Giovani e Senior: un confronto sull’Export Management
“Un viaggio a gonfie vele… in mari agitati” è così che è stato introdotto l’evento Export Management.
Una frase che durante le presentazioni si è concretizzata più volte in temi, situazioni, prospettive che sono emerse sia dalle riflessioni del Prof. Cassia sia dalle testimonianze dei professionisti relatori.
Un viaggio a gonfie vele perché?
Come hanno avuto modo di dimostrare tutti gli interlocutori, le imprese italiane guardano all’estero con lo stesso interesse con cui quelle internazionali guardano al nostro paese. Perché l’esperienza di interazione con un altro stato o continente consente di condividere, di espandere i propri orizzonti e integrare conoscenze. È un’esperienza dalla quale si torna sempre arricchiti, sia come persone che come aziende. Perché l’export si mantiene in crescita e l’internazionalizzazione si può realizzare, nel concreto, secondo innumerevoli modalità.
Sicuramente è anche per questo che i mari sono agitati: in una situazione geopolitica “liquida” in costante cambiamento, ci sono persone che lavorano per creare opportunità e connessioni anche in settori e territori che possono sembrare inaccessibili. Come è emerso da chi svolge il mestiere di export manager, laddove ci sono insidie si nascondono le sfide e quindi le reali occasioni di crescita.
Dalla teoria alla pratica
Come giovane laureato, con alle spalle anni di studio, di fronte un intero percorso da esplorare e percorrere, il termine “sfida” ha una valenza particolare. Richiama alla possibilità di applicare quanto studiato, di relazionarsi con il settore nel quale ci si immagina da tempo ma soprattutto di mettersi alla prova con gli imprevisti che il mondo del lavoro presenta ogni giorno.
Quante volte abbiamo sentito dire che fuori dalle aule di studio il mondo è ben diverso e quante volte lo abbiamo veramente creduto?
Certo è che partecipare all’incontro con i professionisti dell’Export, imprenditori e studiosi che si occupano di Internazionalizzazione, rappresenta un momento di orientamento prezioso per il confronto con le prospettive dei prossimi anni.
In quell’evento è successo anche qualcosa di più: tra i partecipanti c’erano sia specialisti che studenti, di diverse età e con esperienze e competenze incomparabili. Li accomunava lo stesso interesse, motivazioni e preoccupazioni verso quello che sarà il mondo dell’Export domani.
E tutti hanno avuto uno spazio per poter dare voce ai propri pensieri.
L’incontro è stato aperto da Giovanna Combatti, promotrice dell’Evento assieme all’Università degli Studi di Verona, dipartimento di Economia.
Ha illustrato alcuni degli elementi chiave del ruolo di Export Manager, le caratteristiche che le imprese richiedono e le prospettive che gli export manager ricercano in un ambiente di lavoro. Il cerchio è stato chiuso dal dott. Marco Parolini, che ha tratteggiato alcuni dei riflessi che caratterizzano le giovani generazioni di fronte al lavoro e come guardano alle attività rivolte alle relazioni con l’estero.
Gli occhi di un giovane laureato
Durante il pomeriggio ci sono stati diversi momenti arricchenti.
In particolare per uno studente, i racconti di esperienze professionali concrete sono preziosi. È stato altrettanto prezioso ricevere chiarimenti ad orientare le scelte future.
Può sembrare banale ma solo capire “qual è la giornata, settimane, mese tipo di un Export Manager” consente di immedesimarsi e confrontarsi con le proprie attitudini.
L’arricchimento c’è stato anche fra i professionisti e i giovani come pure fra “colleghi” di funzione.
Uno scambio e un confronto su:
- su come guardare alle opportunità nei diversi mercati,
- un confronto sulle competenze richieste oggi,
- sulle modalità di organizzazione del lavoro,
- oltre ad un confronto sulle strategie commerciali,
- sulle difficoltà e sui punti di forza di ciascuna impresa.
Tale confronto è stato in particolare favorito dal momento di workshop, dove abbiamo registrato molta voglia di raccontarsi fra gli intervenuti.
Quel pomeriggio dunque è stato espressione di esperienze, storie, opportunità da scoprire e possibili carriere basate sul valore aggiunto che gli export manager possono contribuire.
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