Dare Feedback
Lo sappiamo, il feedback è uno degli “strumenti” comunicativi più potenti.
Già di questo ne siamo tutti convinti. Le difficoltà nascono quando vorremmo trovare il modo per dare il nostro punto di vista, il nostro riscontro, offrire una possibilità di apprendimento al nostro interlocutore, collaboratore, collega, capo, cliente.
Come e quando dare questo “ritorno”? Qual è il momento giusto? Qual è il tono giusto? Quali parole devo scegliere per ottenere un progresso, evitando invece di irrigidire la persona e di farla sentire offesa?
Non esiste la ricetta magica, valida per tutti i casi. Si apprendono i modi più efficaci provando, esercitandosi a dare il nostro punto di vista, osservando le reazioni che suscitiamo, riprovando.
Ci sono comunque alcuni fattori che hanno dimostrato nel tempo di funzionare:
- Limitare la quantità di feedback: se dare feedback è positivo, darne troppo e troppo spesso rischia di perdere il suo valore o peggio si ottiene esattamente il risultato contrario.
- È possibile ottenere un cambiamento? È una domanda da porsi prima: è necessario valutare prima se un determinato comportamento posto in atto dal nostro interlocutore ha qualche chance di essere modificato, se vi è disponibilità
- Il nostro feedback aiuterà davvero il “ricevente”? il nostro feedback è per lui veramente un valido contributo?
- Pianificare di dare il feedback quanto più possibile vicino all’evento o alla situazione cui si riferisce
- E’ perfino più utile se è a due vie, creando cioè una situazione favorevole a farci dare anche il suo punto di vista e il suo feedback
- Bilanciare il positivo ed il negativo: per essere efficace, credibile e soprattutto accettabile, il nostro feedback deve essere quanto più possibile equilibrato, dove cogliamo l’occasione di “alimentare” il nostro interlocutore sia positivamente che eventualmente negativamente.
- E’ massimamente utile quando il nostro riscontro ci viene richiesto. In questo caso la persona viene proprio a cercare il nostro punto di vista, ci cerca per un confronto, per poter apprendere attraverso questo scambio.
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