Finale 2: il Country Manager
Su alcuni punti le due funzioni non si trovarono d’accordo perché vi erano punti di vista diversi. Si vennero così a creare delle frizioni interne all’azienda che rallentarono il processo ri-organizzativo.
Le due funzioni individuarono priorità di attenzione rispetto ai profili dei candidati. Ogni funzione analizzava ed interpretava i profili ed i candidati presentati dal proprio punto di vista e riflettendo sulle proprie attese personali.
Nel processo di selezione venne così coinvolto nuovamente il responsabile commerciale del
la Spagna che aggiunse ulteriori informazioni e note da tenere conto per selezionare i “suoi uomini”.
Tutti questi passaggi misero un freno al tempo allungando di mesi e mesi il processo in sé… ma intanto in mercato stava andando avanti….
I candidati potenzialmente in linea, tutti professionisti e in funzioni strategiche commerciali percepirono il rallentamento del processo di selezione come segno che l’azienda non aveva le idee chiare quanto a dove andare e cosa fare.
I candidati che erano stati coinvolti nel processo di selezione, tutti professionisti del settore, avevano apprezzato la scelta dell’azienda di utilizzare un terzo interlocutore. Agli occhi del candidato questo era segno di un’azienda solida e con un processo ben strutturato. Dall’altro canto i candidati professionisti, non avevano piacere a mettersi in diretto contatto con un’azienda che per loro, in quel momento poteva essere concorrente.
Fu così che il processo, che fino ad allora aveva avuto un ritmo molto elevato, si interruppe lasciando tutti i players che avevano collaborato al progetto con l’amaro in bocca e con il punto di domanda: di chi è stata la colpa? Che cosa non ha funzionato? Cosa si sarebbe potuto fare di diverso?
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