Storyboard Webinar: il Benessere in Azienda
Casi, Strumenti e Punto di Vista dei Partecipanti
Il benessere dei dipendenti è diventato un tema sempre più rilevante per molte aziende, che cercano di individuare il percorso migliore per migliorare il benessere dei propri collaboratori.
Questo mese, il team di Niederdorf Italia, in collaborazione con il trainer e counselor Angelo Dossena e altri specialisti: Marco Zanchi, Tatiana Vanzo e Erika Sartori, ha ideato un interessante webinar sul benessere.
In questa occasione sono stati raccontati alcuni casi di counseling e supporto offerti dalle aziende ai propri dipendenti, con l’obiettivo di promuovere il loro benessere ed equilibrio. Durante l’evento, si sono avvicendati diversi strumenti e casi aziendali per avvicinare i partecipanti ai benefici del coaching e del supporto.
Il webinar ha iniziato con una panoramica generale sul benessere dei dipendenti, evidenziando come il mindset delle risorse umane sia cambiato negli ultimi anni. Gli specialisti testimoniano che sempre più aziende riconoscono l’importanza di creare un ambiente lavorativo che favorisca il benessere dei dipendenti.
Il Progetto Personale del singolo in azienda per il benessere del dipendente:
E’ stato affrontato il punto di vista dell’HR riguardo al Progetto Personale del singolo in azienda. Si è sottolineato l’importanza di focalizzarsi sugli obiettivi personali dei collaboratori e sulle loro esigenze individuali per promuovere il loro benessere.
Nel corso del webinar, sono stati presentati diversi casi aziendali inerenti percorsi di supporto e counseling. Le loro testimonianze hanno offerto un’opportunità unica per comprendere i benefici derivanti da tali iniziative aziendali.
Case History:
I partecipanti hanno avuto modo di conoscere diverse storie di successo, raccontate da professionisti intervenuti. Ad esempio, è stato citato dal dott. Zanchi, il caso di Cesare, un responsabile commerciale di una media azienda lombarda che si confrontava con problemi di ansia da prestazione. Nonostante il successo aziendale, Cesare non si sentiva stimato e mancava di un feedback adeguato.
Ha deciso di intraprendere un percorso individuale di counseling, che gli ha permesso di migliorare le sue relazioni interpersonali e di crescere come individuo.
Case History Pt. 2:
Un altro racconto ha riguardato in particolare un programma di interventi di gruppo finalizzati al benessere dei collaboratori di un’azienda di 500 collaboratori. Una survey aziendale e i colloqui dei capi con i collaboratori avevano evidenziato segnali di difficoltà e di fatica personale da parte di diversi collaboratori, ha illustrato Angelo Dossena.
La Direzione aziendale aveva dato l’avvio di un programma di incontri serali, aperti anche ai familiari dei collaboratori su diverse tematiche afferenti lo “stare bene”. Erano stati considerati come uno spazio aperto su temi di confronto come, ad esempio, il bisogno relazionale ora frustrato con lo smart working che mettendo in discussione alcuni rituali relazionali.
C’era un bisogno di contatto, di relazione, dove farsi conoscere, abbattere l’isolamento e condividere qualche fatica personale.
Altri modi per dare supporto alle persone, è attraverso l’uso di metafore. Esempio il un caso della cura di sé stessi e la metafora scelta era il lavoro sui paesaggi, come immaginare un viaggio o un percorso a piedi in ascesa in montagna. Oppure la metafora del clown per parlare delle emozioni, del viaggio dentro di sé per vivere le proprie goffaggini.
Percorsi di Sviluppo Individuale:
Cosa aveva generato l’esigenza di un’azienda di dare corso a dei percorsi di sviluppo individuali con due collaboratori?
La dott.ssa Vanzo ha sottolineato come il fattore chiave fosse stata la forte convinzione del manager sulla possibilità di cambiamento per quelle due persone che si trovavano in mezzo ad un difficile conflitto.
Il manager ci teneva a loro e riteneva determinante che fossero ascoltati da un terzo professionista.
Era determinante garantire la riservatezza alle due persone, al lavorare su loro propri obiettivi e trovare al contempo un equilibrio sulla comunicazione sulle premesse, gli obiettivi, gli stati di avanzamento di entrambi.
I due manager, che prima ricorrevano soltanto a comunicazioni via mail, ora hanno iniziato a dialogare, riuscendo ora a lavorare assieme.
Lo sportello ascolto per incrementare il benessere in azienda:
È il caso raccontato da una professionista al quinto anno di collaborazione con un’azienda di 120 persone.
Dal primo anno in cui solo il 10% dei collaboratori aveva utilizzato il servizio messo a disposizione dall’azienda, oggi il livello di adesione all’iniziativa è passato al 25%, con lista di attesa.
In quello sportello di counseling la persona può decidere se confrontarsi su tematiche personali o professionali.
C’era chi aveva già fatto dei percorsi individuali, racconta la professionista Sartori e chi invece era alla prima esperienza. Il passaparola interno è stato determinante per generare fiducia in quello strumento che l’azienda aveva messo a disposizione dei collaboratori.
Importante era stata la definizione delle regole: a che gruppi di persone era rivolta quell’iniziativa. Un confronto costante fra il counselor e le HR non sui contenuti ma sul processo è stato determinante.
Oltre alla comprensione e definizione dei luoghi e il setting per quei momenti individuali. In quel caso era stata messa a disposizione un’ora nel tempo di lavoro.
Poiché molte persone facevano smart working si era deciso che le persone potevano anche eventualmente prendere quell’ora in quella giornata. C’era un minimo di tre incontri fino ad un massimo di sette a persona.
Dalla formazione allo sportello ascolto in azienda:
Un altro caso contribuito dalla dott.ssa Sartori riguardava un’azienda di 120 persone che stava registrando diverse dimissioni. Quella direzione aziendale aveva deciso di dare avvio ad una attività di co-progettazione del welfare: 30 persone avevano partecipato ad un workshop volto a co-progettare le iniziative per il proprio welfare.
La direzione, convinta sostenitrice dell’importanza di dedicare momenti per lo stare assieme, dava corso, almeno una volta all’anno, ad un evento di team building.
Fra le iniziative valutate importanti dai collaboratori per il proprio benessere era stata posta anche la formazione “che non fosse solo di carattere tecnico”. Quei collaboratori avevano voluto inserire momenti di formazione su soft skills, quali la comunicazione efficace, l’intelligenza emotiva, il public speaking, ecc.
In quel caso, a valle dei percorsi di formazione, si era reso possibile dare corso a sportelli di counseling.
Sono state, dunque, esplorate alcune modalità per attivare percorsi individuali, come parte integrante del welfare aziendale, (anche la formazione finanziata), che offrono spazi dedicati ai dipendenti per ottenere supporto e ascolto.
Punto di vista dei partecipanti al webinar: benessere in azienda.
I partecipanti hanno mostrato interesse nel confronto rispetto a ciò che trattiene le aziende dal progettare con convinzione percorsi volti al benessere dei propri collaboratori.
Le risposte hanno evidenziato diversi motivi, tra cui la mancanza di consapevolezza sull’importanza del benessere dei dipendenti, le risorse e competenze limitate, la paura dei costi e la cultura aziendale non orientata al benessere.
In conclusione, il webinar sul Benessere in Azienda ha offerto una panoramica approfondita su diversi casi di counseling e supporto offerti alle aziende ai propri dipendenti.
I partecipanti hanno avuto l’opportunità di comprendere l’importanza del benessere dei dipendenti e di esplorare alcuni degli strumenti e modalità per promuovere il loro equilibrio.
Le testimonianze hanno confermato l’impatto positivo di tali iniziative, evidenziando l’importanza di creare un ambiente di lavoro sano e soddisfacente per tutti i collaboratori.
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