COME GESTIRE I PUNTI DI DEBOLEZZA
Come fanno i manager eccellenti a trasformare un allarmante punto di debolezza in un non talento irrilevante?
Nel libro “First break all the rules”, gli studiosi dell’organizzazione Buckingham e Coffman condividono mindset, comportamenti e pratiche che hanno estratto da interviste ad un numero consistente di manager eccellenti.
Per loro, la scarsa prestazione deve essere gestita immediatamente.
Le cause più frequenti di insufficiente performance sono cause meccaniche: forse l’organizzazione non fornisce gli strumenti o le informazioni di cui il collaboratore necessita. O potrebbero sussistere cause personali (lutti in famiglia, malattie, ecc.) che possono influire sui risultati apportati dai collaboratori.
Come manager è necessario per primi osservare questi due tipi di cause, che sono facili da identificare anche se entrambe possono essere piuttosto difficili da risolvere.
La prima richiederà una attenta ristrutturazione e ri-disegno della posizione lavorativa e una migliore collaborazione fra le persone ed i reparti. L’ultima richiederà comprensione e pazienza.
Alcuni problemi di prestazione hanno però cause più sottili, più difficili da identificare ma con il corretto approccio possono essere tenute tutte sotto controllo da parte del manager.
Il manager eccellente inizia ponendosi due quesiti.
Il primo quesito è:
La scarsa prestazione è risolvibile con un corso di formazione?
Se il collaboratore sta soffrendo perché non ha le competenze e conoscenze necessarie, allora certamente è formabile e lo si può aiutare a compiere un passo in avanti.
Possono anche esserci ad esempio casi diversi come quello di un collaboratore che arriva sempre in ritardo, cosa che incide sulla prestazione.
Come gestire questa situazione? I manager eccellenti fanno notare l’impatto di questo ritardo sugli altri e come gli altri lo percepiscono. Lavorano quindi sulla percezione di sé sugli altri.
Il secondo quesito che i manager eccellenti si pongono:
La scarsa prestazione è dovuta al manager stesso che spinge nella direzione sbagliata?
Poiché ognuno è diverso, se il manager se ne dimentica e cerca di motivare con argomenti e modi sbagliati, è lui in errore.
Se la risposta ai due quesiti è no, non è un problema di conoscenze o competenze e non può essere risolto con la formazione.
E’ un problema di non talento e allora difficilmente la persona sarà in grado di acquisire quel talento.
Affronteremo il tema del “Non talento” nell’articolo della prossima settimana.
Stay tuned!
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