Come gestire le relazioni da remoto
Ci sono delle regole base per la gestione delle relazioni da remoto?
Ormai è un dato di fatto: le relazioni – professionali – sono cambiate.
Negli ultimi mesi tutti professionisti aziendali, di tutti i settori, sono stati interessati da un cambiamento epocale anche nella gestione delle relazioni.
I gruppi aziendali che una volta si incontravano spesso di persona, ora sono dispersi e lavorano in modo individuale in un clima di costante evoluzione.
Questo cambiamento sta mettendo inevitabilmente alla prova la cultura delle organizzazioni che viene anche definita cultura che organizzativa.
Una cultura forte e coerente non è facile da creare in circostanze di lavoro “normali”, ora che le condizioni sono cambiate radicalmente è ancora più importante osservare come poter trasferire la cultura organizzativa anche in modalità “a distanza”.
La cultura del posto di lavoro è un costrutto sociale: ci vogliono più persone per stabilire norme, pratiche e comportamenti attorno al concetto di “come facciamo le cose qui da noi”.
Quindi, venendo a mancare l’aspetto fisico, le nostre relazioni si spostano inevitabilmente in “remoto”.
In questi mesi, a quante videoconferenze, webinar, skypemeeting avete partecipato?
Qualsiasi sia il numero delle videocall è indubbio che il nostro cervello ha lavorato molto per cercare una relazione oltre lo schermo.
Alcuni studi indicano che una videochiamata di 30 minuti corrisponde a percorrere 100km in auto.
Creare una relazione da remoto richiede uno sforzo consapevole.
Una delle prime, seppur banali, regole per creare una relazione da remoto è quella di rendersi conto che il concetto di tempo è variato
Una giornata resta di 24h ma l’intensità in cui viviamo quelle 24h è raddoppiata ed in alcuni casi triplicata.
Il concetto di empatia e di “relazione” è cambiato e i tempi per la “prima impressione” sono diversi rispetto a prima.
L’impegno e l’energia che mettiamo per la prima impressione sono aumentate.
L’uomo è un animale sociale
Durante gli scambi con le aziende e le organizzazioni degli ultimi mesi è emerso ulteriormente che anche da remoto, l’uomo, ha bisogno di relazione.
Nel periodo appena passato, dopo un primo momento caotico e di ri-organizzazione dei protocolli relazionali, si sono stabiliti nuove regole e modalità di lavoro.
Per alcuni, questo momento storico è stata una grandissima opportunità per stabilire nuovi metodi di lavoro, nuovi rituali, nuove pratiche e modelli, nuovi metodi di comunicazione.
Quando si è in presenza fisica, negli uffici, questi cambiamenti di metodi solitamente accadono in maniera organica e non guidata: i team tendono ad auto regolarsi in modo più o meno democratico.
In un nuovo ambiente di lavoro virtuale o remoto, i manager si trovano dover intervenire attivamente e stabilire in modo attivo strutture e nuovi modi di lavorare. Ciò includere pranzi e celebrazioni di team virtuali, sessioni di brainstorming e lavagna condivisa, oppure far partire dei progetti trasversali tramite un video…e anche momenti informali rapidi giusto per “check on you”.
Ci sono state testimonianze testimonianze di Team di Vendita che per la riunione settimanale si sono video chiamati in gruppo dalle auto distribuiti in varie piazzole, parcheggi e alcuni da “in mezzo alle vigne”.
Ascolto programmato per le relazioni da remoto
Nel recente periodo abbiamo osservato nelle nostre aziende clienti un aumento di “ascolto programmato” delle esigenze nascoste dei collaboratori.
Il “Ci prendiamo un caffè?” chiesto mentre si passeggia tra i corridoi delle aziende è stato sostituito da “Caffè in web call domani alle 11?”.
È diventata programmata anche l’informalità. Le direzioni aziendali riconoscono che molti collaboratori, si sono trovati improvvisamente a lavorare con più distrazioni, caos e incertezza.
Nei primi momenti dell’anno alcuni si sono trovati a condividere il proprio spazio con più membri della famiglia, altri venivano distratti dalle incertezze sanitarie per sé stessi o le loro famiglie, e altri ancora si stavano adattando in maniera più agile al lavoro a distanza.
La cultura organizzativa è passata anche tramite la nuova modalità di gestione delle relazioni da remoto dove i manager, imprenditori e direzioni aziendali hanno mostrato a tutti gli stakeolder che tenevano a loro come persone, e non solo come produttori di lavoro.
La gestione delle relazioni da remoto parte dal singolo.
Lavorare sulla disciplina di sé e ascoltare collaboratori e colleghi in maniera disinteressata getta delle solide basi per mantenere nel tempo relazioni strategiche per la crescita non solo del proprio business ma della comunità globale in cui viviamo.
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