Stralci di coaching: il cambiamento vero si fa a piccoli passi.
a cura di Valeria Salvatico
Fine anno: tempo di bilanci. Questo mio 2019 è stato costellato, fra le altre cose, da una particolare varietà di coaching. Ogni persona è una storia, qui ve ne presento alcune.
Note di lettura:
- i protagonisti di queste brevi storie e delle vittorie che vi sottendono sono i Coachee, ma avendo vissuto intensamente la strada fatta insieme ho deciso di parlare al plurale;
- per garantire la massima privacy i nomi sono frutto di fantasia.
Caterina
Dove trovare le energie per una nuova sfida professionale?
Siamo partite da un check-up personale: cosa ti piace, cosa ti attrae, in cosa ti senti brava.
Abbiamo affrontato momenti di sconforto, siamo tornate più volte sui nostri passi; abbiamo abbandonato i sogni e abbracciato la realtà; abbiamo guardato in faccia la paura e la delusione; abbiamo alzato la testa e scelto di essere felici.
Abbiamo concluso con la simulazione di un colloquio di lavoro e con un piano di battaglia per andare in cerca di una nuova posizione in cui sfidarci.
Luisa
Come reggere un inteso periodo lavorativo senza scottarsi?
Siamo partite in punta di piedi, con il timore che il problema fosse più grande di noi.
Ci siamo prese per mano e, giorno dopo giorno, abbiamo deciso se continuare o fermarci; abbiamo riscoperto il piacere di un caffè con un’amica o di una passeggiata; abbiamo messo alla prova le relazioni importanti e attribuito loro la corresponsabilità nelle scelte.
Abbiamo concluso con il disegno di un futuro possibile e con la voglia di lavorare sui propri blocchi, affidandosi ad altri percorsi.
Massimo
Come rafforzare il proprio ruolo e conquistare autorevolezza?
Siamo partiti guardando in faccia i punti di debolezza e scegliendo la strada del cambiamento.
Abbiamo parlato e parlato e parlato, cercando un piccolo spiraglio per uscire dalla comfort zone; abbiamo provato a fare cose nuove e queste cose sono diventate la luce della consapevolezza; abbiamo preso impegni che non abbiamo avuto la forza di mantenere e altri che ci hanno indicato la nuova direzione.
Abbiamo concluso con un piano di miglioramento operativo da sottoporre al management.
Isabella
Stare o andare?
Siamo partite in salotto, guardandoci negli occhi e abbiamo compreso che la strada sarebbe stata intensa e in salita.
Abbiamo scavato nelle insicurezze e messo alla luce gli ostacoli; abbiamo scelto di aggirarli e di fermarci a guardarli da lontano; abbiamo pianto e riso; abbiamo osservato la nostra realtà e capito che non volevamo perderla; abbiamo scelto di restare, con la mente e con il cuore.
Abbiamo concluso con la serena consapevolezza che la strada non è ancora finita ma era giunto il momento di fermarsi e di assaporare le conquiste fatte.
Ringrazio ogni persona che ho incontrato in quest’anno perché ognuno di loro, non solo quelli che ho voluto qui ricordare, mi ha lasciato qualcosa e mi ha ricordato che fare questo mestiere è un magico mix di concentrazione, dedizione, fede ed equilibrio. Buon 2020.
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