5 motivi per cui il CV è ancora il peggiore strumento per presentarsi al mercato del lavoro, esclusi tutti gli altri
1. La maggior parte dei profili LinkedIn sono incompleti. Provate a ricostruire anche solo data di nascita e dettagli del percorso formativo di un potenziale candidato: auguri.
2. La lingua di LinkedIn è l’inglese. La lingua di lavoro di molti di noi non è l’inglese. La traduzione in inglese del proprio ruolo aziendale può innescare momenti di panico o di euforia. In entrambi i casi se non si è supportati da un’adeguata conoscenza della lingua o da una spiccata propensione al copiare bene da altri, possono generarsi dei mostri. Diciamo che l’auto-descrizione del proprio ruolo in azienda a volte non corrisponde alla realtà. A volte.
3. I profili LinkedIn non sono aggiornati. Chi ha terminato in maniera non felice un’esperienza lavorativa e non ha ancora una nuova opportunità spesso non aggiorna il profilo. I “vecchi” CV sono sempre aggiornati? No certo. Ma (se sei un bravo selezionatore) sai bene a quando risale l’ultimo aggiornamento.
4. Spesso i messaggi via LinkedIn non vengono controllati con regolarità. E i tempi della comunicazione si allungano.
5. Il sistema di ricerca dei profili in LinkedIn è…migliorabile (se qualcuno di LinkedIn volesse parlarne sono qua).
Detto ciò. A saperlo usare LinkedIn è una fonte immensa di informazioni. A saperle verificare.
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